Youtube Twitter Facebook
english stampa segnala segnala Skype
politiche - r.it.m.o. - riunione napoli 05

Riunione Napoli 05

27 novembre 2005


Roma 18 dicembre 2005
Goethe Institut in via Savoia, 15
ore 10.30

è stata indetta la riunione per la ratifica del programma operativo di R.IT.M.O. 

Tutte le associazioni e i gruppi costituiti associativamente che si riconoscono nel documento sono stati invitati a questo importante momento fondativo, durante il quale è stata elaborata anche la forma associativa di cui RITMO si è dotata.

__________
 

Domenica 27 novembre 2005 è nata a Napoli la
RETE ITALIANA MUSICISTI ORGANIZZATI per le musiche contemporanee (R.IT.M.O.)

Le istituzioni promotrici, DISSONANZEN (Napoli), Federazione CEMAT (Roma), NUOVA CONSONANZA (Roma), Comitato PROGETTO MUSICA (Roma), Associazione XENIA Ensemble (Torino), Associazione Musicale ETNEA (Catania), Ass. Culturale SENTIERI SELVAGGI (Milano), CRM (Roma), MUSICA VERTICALE (Roma), ARS LUDI (Roma), Associazione Pierrot Lunaire (Bologna), con l'adesione di altre trenta associazioni musicali 

denunciano
la drammatica situazione e la totale mancanza di prospettive in cui versa il mondo della musica contemporanea italiana anche a seguito dei tagli governativi al FUS nonché alla totale assenza di politiche culturali adeguate.

La rete si configura come un soggetto unitario aperto a tutte le realtà che, organizzate in strutture associative, sono impegnate nella produzione e nella divulgazione delle musiche contemporanee al fine di garantire una presenza rilevante di queste nel mondo della musica e della cultura, per un riequilibrio tra l'offerta musicale del passato e del presente, per fungere da controparte nei confronti di istituzioni pubbliche, interlocutori istituzionali e soggetti politici.

Documento elaborato durante l'incontro:

…è fondamentale che venga riattribuito alla Cultura l'insostituibile ruolo dell'identità storica, artistica e sociale di una Nazione, elemento primario e insostituibile di progresso, naturale misuratore del grado di civiltà di un popolo, alla quale tutti i cittadini debbono per diritto naturale accedere…
Carlo Azeglio Ciampi - Presidente della Repubblica Italiana

La cultura contemporanea, incentivando lo sviluppo della creatività, genera strumenti formidabili e irrinunciabili di promozione e coesione sociale, crescita della tolleranza, integrazione tra culture e storie, identità e stili di vita diversi, di formazione delle giovani generazioni. L'incremento della produzione culturale dell'oggi è un bene essenziale per i cittadini, che incide direttamente sulla qualità della vita, sulla crescita civile, sull'aumento del benessere sociale, culturale ed economico.

Le Associazioni riunite a Napoli nel giorno 27 novembre 2005 si uniscono in un soggetto comune, che prende il nome di R.IT.M.O. (Rete Italiana Musicisti Organizzati per le musiche contemporanee). Tale soggetto è aperto a tutte le realtà che, organizzate in strutture associative, sono impegnate nella produzione e nella divulgazione della musica contemporanea e di tutte le molteplici espressioni a essa correlate (concertistica, sperimentazione elettronica, multimedialità e nuove forme di teatro musicale). R.IT.M.O. intende porsi quale punto di riferimento nel mondo della musica e della cultura per un riequilibrio tra l'offerta musicale del passato e del presente, e quale controparte nei confronti di istituzioni pubbliche, interlocutori istituzionali e soggetti politici, chiamando queste entità a garantire la trasparenza sull'erogazione dei finanziamenti pubblici e suoi meccanismi e il loro impegno a sostegno di questi elementi fondamentali:
- produzione e diffusione dell'arte musicale contemporanea, valore primario per qualsiasi società evoluta in senso etico; 
- tutela e valorizzazione delle diverse professionalità coinvolte secondo diversi livelli e qualifiche;
- formazione del pubblico, inteso come un'intera comunità che prende parte alle diverse forme di espressione e comunicazione artistica; 
- ricerca e sperimentazione sui nuovi linguaggi musicali contro la standardizzazione del gusto e delle espressioni artistiche.

I punti qualificanti per i quali si chiede con forza che lo Stato, le Regioni e gli Enti Locali intervengano per rilanciare il mondo della produzione e della ricerca artistica musicale contemporanea sono i seguenti:
1) Disponibilità di risorse per la realizzazione di strutture polifunzionali attrezzate adeguatamente per spettacoli, registrazioni, prove, centri di documentazione, laboratori.
2) Maggiori fondi per i Festival e le Associazioni con l'impegno di produrre e diffondere nuove opere.
3) Sostegno adeguato ai Centri di Ricerca e Produzione Musicale nelle loro varie forme (elettroacustica, audiovisiva, etc.).
4) Fondi specifici per commissioni ai compositori e per residenze di compositori e interpreti per le nuove produzioni.
5) Promozione adeguata degli artisti italiani e delle loro produzioni per l'inserimento nel contesto nazionale e internazionale.

 


 

Napoli 27 novembre 2005
Incontro fra le Associazioni impegnate
nell'ambito della musica contemporanea

Napoli - Kaleidos Room c/o Kaleidos light vision
p.zza S. Domenico Maggiore, 3 

Le Associazioni Dissonanzen, Nuova Consonanza e Federazione CEMAT hanno proposto a tutte le realtà che, organizzate in strutture associative, sono impegnate nella produzione e nella divulgazione della musica contemporanea e di tutte le molteplici espressioni ad essa correlate (sperimentazione elettronica, multimedialità e nuove forme di teatro musicale) di unirsi in una rete che possa presentarsi come interlocutore forte nei confronti dei soggetti politici. 
Questi ultimi andranno ad esprimere, nei prossimi mesi di campagna elettorale, le proprie linee programmatiche anche riguardo alla politica culturale, tema a nostro avviso particolarmente critico visto che è ormai in gioco la stessa sopravvivenza del nostro settore.
Ci sembra urgente, da parte della classe politica, offrire garanzie che non verrà meno la volontà di dare sostegno alle nuove espressioni della musica di sperimentazione e ricerca, e impegnarsi a inquadrare tale sostegno, per altro costituzionalmente dovuto, in un chiaro progetto politico che si faccia carico in modo più sostanziale e strutturato della cura di tutte le nuove espressioni artistiche e delle realtà che si occupano di divulgarle. 
Riteniamo necessario ottenere esplicite risposte su chi sarà delegato a farsi carico di tale cura e con quali risorse e intenti programmatici (Ministero? Enti Locali? Altri referenti?).

Ci sembra irrinunciabile, uniti in un soggetto collettivo, entrare nel vivo del dibattito che i recenti atti incresciosi della (non) politica culturale dell'attuale governo hanno fatto emergere dalle nebbie del nostro sistema mediatico (di norma endemicamente disinteressato ai temi legati alla cultura d'impegno) e provare a contribuire attivamente alla costruzione di un nuovo orizzonte nei rapporti tra istituzioni governative e realtà operative. 

Chiediamo che il potere politico esprima il suo punto di vista e si impegni per il futuro a sostenere questi elementi di fondamentale importanza:

- la produzione e la diffusione dell'arte e della cultura contemporanea, che costituiscono un valore fondamentale per qualsiasi società evoluta in senso etico; 

- l'adeguato supporto alla contemporaneità, particolare sistema prezioso e irrinunciabile, in quanto coinvolge un'innumerevole quantità di operatori e professionisti a diversi livelli e qualifiche, ed il pubblico stesso, inteso come un'intera comunità che prende parte alle diverse forme di espressione e comunicazione artistica; 

- i linguaggi della ricerca e della sperimentazione, che rappresentano ormai l'unico argine contro la standardizzazione del gusto e delle espressioni artistiche, contrastando una vita culturale che vede nella ripetizione del già noto la sua manifestazione più eclatante.

Si ricorda che la ricerca e la sperimentazione rappresentano in sé anche un forte valore di mercato, relativo sia all'indotto collegato all'organizzazione e promozione delle performance (noleggio strumenti ed attrezzerie, servizi e tecnici audio/video, progetti grafici, tipografie, uffici stampa e tutte le somme che vengono restituite allo Stato sotto forma di diritti siae, enpals, tasse varie) sia a quello da esse stesse generato proprio in quanto favoriscono la libera circolazione delle idee (acquisto di libri, dischi, riviste, giornali, abbonamenti a canali satellitari tematici). 

Tutte le realtà che oggi si riconoscono nella sostanza di questi assunti e che vogliono contribuire a individuare e sviluppare le strategie possibili per perseguire gli obbiettivi espressi sono invitate a una giornata di incontro a Napoli.