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politics - convegno la cultura È sviluppo, la cultura È progresso -

Intervento di Gisella Belgeri


Convegno 15 marzo 2012 - Roma LUISS

LA CULTURA È SVILUPPO, LA CULTURA È PROGRESSO: UNA LEGGE PER LO SPETTACOLO DAL VIVO COME OPPORTUNITÀ DI CRESCITA ECONOMICA


Ringrazio moltissimo per questa opportunità; sono l’unica musicista a essere invitata a parlare, me ne sono resa conto solo ora, ma ci sono molti musicisti in sala, molti amici compositori, interpreti che io ringrazio di essere qui, ed anche autorevoli organizzatori di musica che spesso sono musicisti, ma non per questo sono meno imprenditori, posso assicurarvelo, e da molti anni.
Sono anche Presidente dell’AIAM, associazione italiana delle attività musicali, e raggruppiamo oltre 70 istituzioni, suddivise in tutta Italia che svolgono un compito degno in larga parte del paese.
Oggi però parlo come Federazione CEMAT, che è la Federazione che da anni si occupa della promozione della musica contemporanea in Italia, come immaginate, come può immaginare Signor Ministro, un argomento al tempo stesso affascinante e ostico, difficile ma assolutamente doveroso.
Io nasco come musicista, ho eseguito per molti anni musica contemporanea in tempi eroici e ad un certo punto della vita mi sono detta che era assolutamente necessario che qualcuno si occupasse della creatività della musica e di dove andrà, perché non ci si può accontentare di far riferimento sempre ai pur benemeriti grandi nomi del passato. Nessuna arte si accontenta di guardarsi alle spalle, pur se pieni di ammirazione e di riconoscenza.
Questo è stato un percorso difficile, e negli ultimi cinque anni abbiamo avuto delle mortificazioni terrificanti, non solo in termini economici e di risorse, ma in termini di considerazione, e questa cosa è molto dura per chi fa con passione e con talento questo lavoro; è difficile accettare di non essere considerati ma alla fine ci siamo detti che occorreva aspettare momenti migliori. Ecco Signor Ministro, per i musicisti il momento migliore è questo, ci aiuti ad uscire da questa impasse perché così facendo non aiuta né me né loro, aiuta il nostro paese che ha bisogno di creatività, ha bisogno di tantissima creatività, perché è indispensabile ai giovani - e vai con questi giovani, ma la questione sta proprio così - e fin dalle scuole per i più piccoli, perché è da lì che si deve cominciare. E la complicità degli artisti è necessaria.
Io sono anche inserita nel Comitato Nazionale per l’Apprendimento della Musica nelle Scuole, presieduto da Luigi Berlinguer, e si cerca in tutti i modi di facilitare un lavoro per far musica tutti, ma si viaggia sul minimale con perenni escamotage, come se ci si dovesse sempre scusare del fatto che si vuole dare musica. Ora, la musica oggi è un elemento indispensabile per la vita perché dà benessere, perché chi fa musica esprime una sua propria creatività ed esce da quel vuoto da gusci di noce che noi vediamo così spesso nei nostri adolescenti. Aiutiamoli a crescere e a valorizzarsi finalmente, non solo con la musica, c’è la pittura, c’è la letteratura, c’è il teatro, però la musica è uno strumento essenziale.
Cerchiamo in questa legge, carissima Gabriella (Carlucci), carissima Emilia (De Biasi) e tutti i colleghi parlamentari che con voi lavorano, di dare a questi aspetti uno spazio preciso, delle risorse precise, con i tempi che occorrono, con le competenze che occorrono perché bisogna innanzitutto che ci siano le persone giuste ai posti giusti; troppe volte abbiamo assistito a situazioni critiche che sono precipitate solo perché mancavano le persone preparate che avrebbero potuto risolvere i problemi in modo confacente.
Ecco, io mi auguro che la legge prosegua velocemente il suo cammino con questo patto tra politica, società civile e artisti, e siamo tutti a disposizione.
Grazie