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attività - workshop / convegni / concorsi - concorso 40 anni nel duemila - la casa dei mostri

La casa dei Mostri

marzo 2003 - aprile 2006

Mestre
25 marzo 2003 - ore 9.30
26 marzo 2003 - ore 9.30 / ore 11
Auditorium del Centro Culturale Candiani

Venezia, 19 e 20 aprile 2006
Teatro Fondamenta Nuove

Opera vincitrice della 3a edizione del Premio "Quarant'anni nel 2000"

Prodotta da
Fondazione Teatro La Fenice di Venezia - Federazione CEMAT - Fondazione MM&T di Milano - Comune di Venezia/Assessorato alla Pubblica Istruzione

LA CASA DEI MOSTRI

6 stanze drammaticamente musicali
per attrice-soprano, attore, saxofono, trombone, percussione ed elettronica
musica di Paolo Furlani (edizioni RICORDI)

Libretto di Maria Vago
(tratto dal racconto omonimo di Maria Vago, ediz. Piemme)

Paola Quagliata (LIVIA) soprano
Renato Gatto vocalista
Massimiliano Donninelli saxofono
Luca Bonvini trombone
Kiki Dellisanti percussioni

Betta Brusa regia ed ideazione scenica
Massimo Checchetto allestimento scenico
Matteo Pennese e Walter Prati regia del suono
Paolo Furlani maestro concertatore e direttore

Realizzazione della parte elettronica presso lo studio MM&T di Milano

La partitura
La scrittura musicale della partitura ha seguito per quest'opera un processo inusuale che vale la pena spiegare. È stato scelto innanzitutto un motivo generatore derivato dalla somma di 4 note ascendenti, di tonalità maggiore (Do Mi Fa# Sol), raddoppiato nel suo inverso discendente, di tonalità minore (Do Lab Solb Fa); di queste successioni di note - trasposte su tutti i gradi della scala - è intessuta tutta la partitura. Il passo seguente è stata la redazione di una 'tavola generativa' del materiale musicale costituita di brevi incisi, già destinati alle singole stanze-scene, registrati da saxofono, trombone e percussioni. Su questi brevi elementi sono state operate in studio delle trasformazioni con gli strumenti elettronici per il trattamento del suono. (È da notare come proprio l'uso di tali strumenti permetta ed imponga di 'comporre il suono', avendo cura di controllare anche la diffusione dei suoni nello spazio). Con l'aiuto di un tecnico - Matteo Pennese - si è lavorato a filtrare, ad allungare, a muovere nello spazio, a granularizzare i singoli eventi registrati.
La partitura è nata, alla fine, come un divertimento, quasi una improvvisazione, sul materiale musicale accumulato: si è trattato di allineare, sovrapporre, allungare od accorciare alcuni degli elementi registrati, mescolandoli con nuovi suoni, generati direttamente da un computer. In questa fase sono state anche musicate ed inserite le parti, cantate o recitate, affidate alle voci, come anche le parti suonate dai tre strumenti dal vivo: saxofono, trombone e percussioni. La particolarità quindi è questa: la scrittura della partitura è iniziata dalla preparazione di singole 'parole' sonore, (in alcuni casi si è anzi lavorato su singole 'lettere' di suono), solo alla fine le 'parole' sono state combinate tra loro a creare un 'racconto' sonoro. (Paolo Furlani)

www.kaleidosmusica.it/k-paoqua.htm

www.ricordi.it/Compositori/Dettaglio.asp?IdCompositore=173

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DOCUMENTI