Youtube Twitter Facebook
english stampa segnala segnala Skype
attività - sonora - testimonianze al progetto sonora - elio martusciello

Elio Martusciello


Mi dispiace ricevere notizie come questa... che dimostrano ancora una volta la deriva anticulturale alla quale siamo sottoposti. invio con piacere una mia testimonianza/appello, anche se sono sempre più pessimista nei confronti del futuro; naturalmente mi auguro di essere smentito al più presto.
desidero testimoniare l'importanza che il “progetto sonora” ha avuto per me in questi anni. Grazie a questo progetto ho avuto più volte, sia come compositore che come componente del gruppo “ossatura”, l'opportunità di confrontarmi con realtà artistiche e musicali di paesi al di fuori dell'Italia. In particolare, desidero ricordare l'esperienza fatta a Cordoba in Argentina nel 2007. In quel caso realizzai una sorta di laboratorio, durato alcuni giorni, con molti giovani musicisti del luogo, per mettere assieme una piccola orchestra e realizzando in fine una performance audiovisiva per orchestra, elettronica e video.
Lo scambio culturale fu molto proficuo e con alcuni di quei musicisti tale scambio è vivo ancora oggi; infatti nel mio ultimo CD “concrete songs”, realizzato quest'anno per TiConZero, sono presenti alcuni di loro. Una delle qualità più importanti che un soggetto può acquisire nel frequentare il campo dell'arte, è la creatività. Quest'ultima trova il suo nutrimento nell'interazione intersoggettiva. Ne consegue il fondamentale ruolo che un progetto come quello di “sonora” ha nel favorire lo scambio culturale a livello internazionale; rapporti di alterità e di differenza che promuovono massimamente una vita artistica (e non solo) orientata e consapevole. Il mio vuole essere un appello a chi ha la responsabilità di far continuare o meno a vivere una realtà come quella di “sonora”, senza la quale molti di quelli che come me operano nell'ambito della ricerca e della sperimentazione estetica, perderebbero del tutto ogni possibilità di sviluppare adeguatamente il proprio lavoro e di competere alla pari con i propri colleghi di altri paesi.

Elio Martusciello
Roma 8 febbraio 2011