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Filippo Perocco


In qualità di compositore e di fondatore/direttore artistico dell'ensemble L'arsenale intendo testimoniare l'importanza della promozione e il sostegno della Nuova Musica, dei giovani compositori e dei giovani interpreti. L'arsenale da anni promuove e stimola il linguaggio contemporaneo. Recentemente (aprile/maggio 2010) è stato invitato da alcune istituzioni e festival negli USA. Mi riferisco al Mata Festival di New York, alla Brandeis University, Tufts University, Northeastern University di Boston, alla University of Minnesota per citarne alcune. In questa occasione l'ensemble ha proposto in prima assoluta diversi lavori scritti appositamente da giovani autori italiani.
L'arsenale ha potuto inoltre collaborare con gruppi e musicisti newyorkesi testimoniando una parte dell'altissima professionalità italiana. Il dialogo che ne è derivato è stato fondamentale e necessario per la crescita artistica di noi musicisti: requisito irrinunciabile per una vitale e vivace espressione musicale. In termini di numeri in sole 2 settimane abbiamo potuto realizzare 5 concerti in altrettante sedi prestigiose, presentando 21 opere di autori italiani, diversi dei quali in prima esecuzione assoluta. Tutt'oggi quanto fatto nel 2010 negli USA continua a dare nuovi frutti sia ai singoli interpreti e compositori che all'intero progetto dell'ensemble. Infatti L'arsenale ritornerà il prossimo Maggio 2011 a NY e Boston. A giugno inoltre, all'interno della propria stagione, L'arsenale ospiterà l'Ecce ensemble per la fase finale di un concorso internazionale di composizione. Voglio pertanto sottolineare il fatto che tutto questo è stato possibile grazie al fondamentale intervento e sostegno del Progetto Sonora. Senza di questo noi de L'arsenale non avremmo avuto la possibilità di realizzare queste collaborazioni, non avremmo potuto promuovere il "bello" del nostro Paese. Progetto Sonora rappresenta un punto di riferimento per tantissimi artisti italiani; anzi è l'unico punto di riferimento che abbia sempre dimostrato un'attività reale, pratica e democratica. Pertanto "a tutta forza" auspico che questo l’unicità e l’importanza di Sonora possa rimanere uno degli obiettivi irrinunciabili per chi si occupa della cultura nel nostro Paese.

Filippo Perocco