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Agostino di Scipio


Cari amici, apprendo con sconcerto e profondo rammarico della deplorevole situazione per la quale il Progetto SONORA è messo a rischio nella sua significativa azione di promozione della nuova musica italiana all'estero.
Il Progetto SONORA è la sola azione istituzionale in Italia che abbia voluto e saputo raccogliere e valorizzare l'esperienza musicale italiana nelle forme più sperimentali e innovative, promuovendone la circolazione in innumerevoli sedi internazionali. Da questo punto di vista ha rivestito e riveste un ruolo delicato, che è certamente di promozione, ma che però si rivela di sostegno alla produzione, alla creatività, alla crescita culturale.
Ho avuto il piacere di essere invitato più volte in iniziative del Progetto SONORA. Certamente le esecuzioni di mie musiche promosse in europa da SONORA sono state momenti di accrescimento professionale, umano, artistico - non solo per me, ma per tutti gli strumentisti e i tecnici coinvolti, e per gli stessi interlocutori stranieri. Ricordo come momenti particolarmente significativi le trasferte a Berlino del 2000 (Lange Nacht des Elektronisches Klang) e del 2002 (concerto di giovani compositori di musica elettroacustica italiana, nell'ambito del festival Audible Interfaces). Ma anche gli impegni svolti a Bourges (tra cui un mio concerto monografico all'edizione 2006 del Festival Synthèse), a Bordeaux (con un programma italiano e internazionale dell'ensemble Dissonanzen), a Cordoba e Buenos Aires (Jornadas Internationales de Musica Electroacustica). Nonchè prime esecuzioni di miei lavori al Festival d'Autunno di Varsavia e al Festival Inventionen di Berlino. So che molti colleghi - compositori, solisti, musicologi - hanno avuto modo di collaborare con SONORA in forme molteplici e fertili, in un quadro più generale di sostegno decisivo della cultura musicale italiana di oggi.
Per questo non posso che auspicare con forza che il Progetto SONORA non venga ulterioremente penalizzato nella propria azione. E che anzi esso sia riconosciuto meritevole di ben maggiore cura e sostegno da parte degli uffici competenti. Mi auguro che questo appello, insieme a quello di tanti colleghi noti e meno noti, possa contribuire a destare l'attenzione di chi di dovere, e spero di ricevere presto notizie confortanti in tal senso. Con grande apprezzamento per il lavoro svolto, e con grande fiducia per il tanto lavoro che andrà svolto.

Agostino di Scipio
L’Aquila 14 febbraio 2011