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attività - radiocemat - 2014 - voce libera quinta puntata

VOCE LIBERA Quinta puntata

Live streaming dallo IED - Istituto Europeo di Design
Quinta  puntata di Voce Libera
a cura della Fondazione Paolo Grassi - La Voce della Cultura
Giovedì 30 gennaio 2014 - ore 16:00

Tessuto, il primo segno della moda.

"All’interno di un percorso di formazione dedicato al design di moda, il primo incontro con l’universo materico, cromatico e poetico del tessuto è sempre, in qualche misura, “fatale”: perché la possibilità di toccare e sentire la materia e guardarla mentre si trasforma sotto le proprie mani apre nuove orizzonti di significato, e perché in quel momento inizia una storia d’amore che, come da tradizione, implica slanci, passioni, tradimenti, silenzi, rotture e nuove partenze.
Presuppone una dose di pazienza, di dedizione e di rispetto nei confronti di una delle più nobili tradizioni produttive italiane.
Ospitare realtà come la Fondazione Ratti e il Museo Studio del Tessuto è quindi un gesto naturale, poiché consente non solo di rafforzare la
relazione fra lo studente e il mondo del tessile, ma anche di diffondere una conoscenza autentica del tessuto e della sua incredibile storia all’interno del costume e della moda
".  Davide Alesina Maietti Coordinatore didattico IED Moda

Partecipano:
Fondazione Antonio Ratti
Margherita Rosina Direttore Museo Studio del Tessuto
Francina Chiara curatore Museo Studio del Tessuto

IED Moda
docente Davide Alesina Maietti coordinatore didattico

Alberico Guerzoni moderatore
In occasione delle settimane moda uomo e donna
 

Soprattutto negli ultimi decenni, in seguito all'esplosione del Made in Italy legato alla creatività dei nostri stilisti, si è spesso dimenticata l'importanza del tessuto per il successo di un modello o di una collezione di moda. Fino al Settecento un abito era essenzialmente il tessuto con cui era confezionato, ad esso venivano affidati significati simbolici e di status; la sua
ricchezza in termini di materiali e l'originalità della decorazione erano determinanti.
In tempi più recenti, con la nascita della Haute Couture
, l'accento si è spostato sul creatore di moda e il tessuto è passato, almeno dal punto di vista percettivo, in secondo piano.
L'Italia, dopo la seconda guerra mondiale, ha vissuto un lungo periodo di effervescente creatività nel settore, favorito da un'innata capacità di coniugare le esigenze di un prodotto industriale con le abilità artigianali di cui la nostra penisola è
ricchissima.
La ricerca sui materiali è oggigiorno un punto fondamentale per superare il fenomeno di standardizzazione della moda contemporanea e in questo senso un archivio come quello del Museo Studio del Tessuto della Fondazione Antonio Ratti
rappresenta una fonte inesauribile di suggestioni e stimoli per i creativi di tutto il mondo
”. Fondazione Antonio Ratti