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Direttori

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Marino Formenti
Marino Formenti - Biografia


Sito: www.marinoformenti.com

E-mail: [email protected]

Strumenti: Direzione - Pianoforte

Pianista e direttore, salutato dal Los Angeles Times come il “Glenn Gould del XXI secolo”, Marino Formenti si è imposto soprattutto grazie alle sue interpretazioni di musica moderna e contemporanea e all'intenso dialogo tra passato e presente, come nei più recenti programmi "seven last words", "Kurtag's Ghosts" e "Liszt Inspections". La sua ricerca lo porta spesso anche a sperimentare al di là della forma del concerto, con concerti-installazioni, performance (Piano Trips, Nothing is Real, The Party, Piano Integral).  È regolare ospite dei maggiori festival e istituzioni concertistiche mondiali, come il Lincoln Center di New York, i Festival di Salisburgo, Lucerna, Edinburgo, Bregenz, Scheswig-Holstein, i Festival di Aspen e di Ravinia, il Festival Lockenhaus di Gidon Kremer, le Berliner Festwochen, la Philharmonie e il Konzerthaus di Berlino, il Musikverein e il Konzerthaus di Vienna, le Filarmonie di Colonia e Budapest, la Rachmaninov Hall di Mosca e la Filarmonia di San Pietroburgo, la Suntory Hall di Tokyo. Ha suonato con la Cleveland Orchestra, i Los Angeles Philharmonics, la Gustav Mahler Chamber Orchestra, i Münchner Philharmoniker, l'Orchestre de la Suisse Romande, l'Orchestre de Radio France e le più importanti orchestre radiotelevisive tedesche e austriache e con direttori come Franz Welser Möst, Kent Nagano, Esa Pekka Salonen, Gustavo Dudamel, Daniel Harding. Collabora con alcuni dei più importanti compositori viventi, da Helmut Lachenmann a György Kurtág e Salvatore Sciarrino. Nel 2009 è stato Artist in Residence al Kunstfest Weimar di Nike Wagner. Nel settembre 2010 terrà  a battesimo nowhere, un progetto di indagine sul pubblico e privato musicale, durante il quale il pianista vive e suona incessantemente, per 8 giorni di seguito, nello stesso spazio pubblico e in live streaming. Per il Centro Dramaturgico Nacional di Madrid realizzerà insieme a Rodrigo Garcia un progetto di teatro musicale sulle Sette Ultime Parole di Cristo in Croce di Joseph Haydn, già alla base di Seven last words. Col progetto pianistico "Kurtag's Ghosts" si è esibito a Lucerna, Vienna, New York, San Francisco, progetto che presenterà nel 2011 alla Wigmore Hall di Londra. Il San Francisco Chronicle ne ha scritto: "Quello che Joyce ha fatto al romanzo, Formenti sembra voler fare del concerto. Con risultati indimenticabili." Il recente doppio CD "Kurtag's Ghosts" (KAIROS), nato da questo  progetto, è stato recensito con grande entusiasmo da tutta la stampa d' oltralpe e americana. Nel 2011 presenterá ad Amburgo il nuovo programma Liszt Inspections e tornerà fra l'altro al Festival di Salisburgo con un recital dedicato alla musica di Karlheinz Stockhausen. Come direttore, già assistente di Kent Nagano e di Sylvain Cambreling, ha debuttato al fianco di Gidon Kremer e si è esibito in molte produzioni e concerti, al Teatro alla Scala, alla Salle Pleyel di Parigi, al Festival di Vienna, per l' Accademia di Santa Cecilia di Roma, al Musikverein e al Konzerthaus di Vienna, al Konzerthaus di Berlino, al Festival Wien Modern, con Klangforum Wien, al Ravenna Festival.
Su invito di Maurizio Pollini ha diretto un progetto al suo fianco con musiche di Luigi Nono a Milano, Roma, Parigi. Ha concepito e diretto THE PARTY al Ravenna Festival, MEC Los Angeles, Curva Minore a Palermo. Ha tenuto a battesimo la prima austriaca dell'opera  "Der Protagonist" di Kurt Weill e nell'aprile 2010 all'Odeon di Vienna la prima mondiale della versione da camera de "L'Angelo di Fuoco" di Prokofiev. Ha registrato per numerose case discografiche, tra cui KAIROS, Col Legno e BIS, riscuotendo critiche entusiastiche da parte della stampa europea e americana e aggiudicandosi numerosi riconoscimenti. Nel 2010 è stato docente al Festival di Darmstadt e docente straordinario al Konservatorium di Vienna. è invitato regolarmente a tenere masterclasses da istituzioni che vanno dalla Manhattan School of Music alla Harvard University. E' vincitore del BELMONT-Award 2009 della Forberg-Schneider-Stiftung di Monaco.

 

Aggiornato a 2010