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Opere

Enrico Cocco
Primitivo
(1998)
drammaturgia del suono e del gesto
per 2 Pianoforti amplificati e Elettronica

Primitivo è un rituale magico legato al suono usando i semplici archetipi del linguaggio musicale, oltre la tradizione colta europea, per evocare il primario e ancestrale potere rappresentativo del suono. Quindi un interesse primario verso le risonanze del pianoforte che i pianoforti amplificati possono offrire, ma anche una ricerca linguistica verso un utilizzo minimo della tradizione colta europea del novecento, a partire da quelli che sembrano dei luoghi musicali praticati nel '900 (note ribattute e suono unico Scelsi, ripetizione variata di pattern strutturali Bartòk-Ligeti, gioco dinamico pppp-fff Nono, cluster alla Ives, sospensione temporale Feldman). Ma oltre il suono la rappresentazione, che si ispira chiaramente a quelle forme di drammatizzazione musicale quali troviamo in Kagel o in contesti esterni alla musica in Pina Bausch.
Primitivo si presenta come un'azione musicale all'interno del doppio suono/scena. Gli intepreti scoprono il suono nell'azione e sono fatalmente mossi dalla necessità del movimento.
La ricerca poetica prende le mosse da una elaborazione sul pensiero magico: i suoni precedono le cose, altre volte li seguono; le cose possono essere immaginate a partire dal nulla e poi dal suono: primitivo è il suono isolato, il frammento, che di per sé risuona ed è metafora di?; primitivo è il ritmo costante e ineluttabile, primitivo è il pensiero magico di unione tra il cielo, la terra, gli uomoni, le cose.
La cassa o pancia del pianoforte diventa simulacro e contenitore di oggetti simbolici, di suoni, di emozioni "
E.C.