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Opere

Alessandro Solbiati
Zu neuen Freuden
(2000)
per 2 Pianoforti

C'è qualcosa di ampio, di sinfonico nell'organico"due pianoforti". Quell'unico limite dato alla scrittura pianistica, che consiste nella sproporzione tra la "vastità" della tastiera e la relativa piccolezza delle due mani che la percorrono, viene spazzato via dal moltiplicarsi dello strumento (senza nemmeno le ovvie limitazioni del "quattro mani"); ne è derivata, per quanto mi riguarda, una sorta di ebbrezza compositiva che mi ha portato a fare ciò che non si può fare sul piano solo: usare simultaneamente il suono della cordiera e quello della tastiera, tenere un'armonia molto lata col pedale tonale, creando uno sfondo armonico risonante al brulicare di scale staccate, etc. Quattro episodi formano il pezzo: il primo e il terzo fanno da levare tensivo al "battere" espressivo, calmo e sognante del secondo e del quarto.
Il titolo, proveniente da un verso di Hoelderlin, venne scelto in quanto questo pezzo venne composto a cavallo tra 1999 e 2000, e mi sembrò giusto augurare musicalmente a me e a tutti, di procedere "verso nuove gioie"
(Alessandro Solbiati)