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Opere

Nicola Sani
Concetto spaziale, attese
(1997)
per Pianoforte e Nastro magnetico


Durata: 12:30
Editore: Suvini-Zerboni
1� Esecuzione: Festival Musica Verticale - Roma - 1997

La composizione è liberamente ispirata alle tematiche dello spazialismo pittorico e alla produzione artistica di Lucio Fontana, a cui il titolo fa riferimento. Il pianoforte dal vivo "lacera" la tela costituita dalle strutture timbriche realizzate attraverso l'elaborazione delle sonorità prodotte dallo stesso strumento, con i mezzi elettroacustici. Queste sonorità sono state elaborate de-componendo diverse tipologie di suono prodotte all'interno del pianoforte da Maria Carla Notarstefano. I tratti che identificano l'esecuzione pianistica vengono eliminati, lasciando emergere la componente sonora dello strumento, materia grezza, plasmabile, che ricorda in alcuni momenti le sonorità della sintesi digitale contemporanea e stabilendo con la tecnologia un percorso di ritorno verso l'indagine strumentale. Viene così definito un processo unico che si dilata nello spazio totalizzante e onnicomprensivo, contenitore di una natura sondata nei suoi elementi formativi, primigeni, una sorta di magma, nucleo originario di vita in quanto energia semovente, fluida quanto basta per consentirne l'evoluzione, misteriosa e imprevedibile come gli abissi marini, intercambiabile come l'insondabile profondità dell'io. Il ritmo spaziale correlato all'espandersi della materia diviene vorticoso; spesso la concentrazione magmatica libera accadimenti e sorprese di uno spazio infinito, in un incessante scomporsi e ricomporsi della materia sonora. Segno, suono, movimento si trovano uniti in un unico gesto/concetto spaziale.