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Works

Luca Lombardi
Ophelia Fragmente
(1982)
su testi di Heiner Müller da Hamletmaschine
for Soprano and Piano


Editor: Ricordi
1� Performance: Berlin - 02/1983

L'Europa delle donne
In attesa furiosa/Nella tremenda armatura/Millenni

"L'artista realista non evita la bruttezza (...) Ma non si limita ad essa, superandola invece in due modi: primo, attraverso la bellezza della sua realizzazione (che non ha nulla a che vedere con un abbellimento o mascheramento). Secondo, rappresentando la bruttezza come fenomeno sociale".
Queste frasi di Bertolt Brecht mi sembrano adatte a spiegare le ragioni che mi hanno spinto a mettere in musica due frammenti dalla "Hamletmaschine" (la macchina Amleto) di Heiner Müller. Penso infatti che solo guardando la realtà -attualmente piuttosto sconfortante- con gli occhi ben aperti, non camuffandola con buoni propositi estetici, possiamo mantenere la cosa più importante che ci resta, la speranza.
Luca Lombardi (1982)

L'Europa delle donne
Io sono Ofelia. Che il fiume non ha trattenuto. La donna al Cappio. La donna con le vene dei polsi tagliate. La donna con l'overdose SULLE LABBRA NEVE: La donna con la testa del forno a gas. Ieri ho smesso di uccidermi. Sono sola con i miei seni, le mie cosce, il mio grembo. Distruggo gli strumenti della mia prigione. Getto i miei vestiti al fuoco, sradico dal mio petto l'orologio che era il mio cuore. Vado per la strada vestita del mio sangue.

In attesa furiosa / Nella terribile armatura / Millenni
Qui parla Elettra. Nel cuore delle tenebre. Sotto il sole della tortura. Alle metropoli del mondo. Nel nome delle vittime. Io espello tutto il seme che ho ricevuto. Trasformo il latte del mio seno in veleno mortale. Mi riprendo il mondo che ho partorito. Soffoco il mondo che ho partorito tra le mie cosce. Lo seppellisco nel mio sesso.
Abbasso la gioia della sottomissione. Viva l'odio, il disprezzo, la rivolta la morte. Quando attraversa le vostre camere da letto con coltelli da macellaio, allora conoscerete la verità.

(su testi tratti da "Die Hamletmaschine" La macchina Amleto di Heiner Müller. Traduzione di Luca Lombardi)

Das Europa der Frau
Ich bin Ophelia. Die der Fluß nicht bahalten hat. Die Frau am Strick Die Frau mit den aufgeschnittenen Pulsadern Die Frau mit der Überdosis AUF DEN LIPPEN SCHNEE Die Frau mit dem Kopf im Gasherd. Gestern habe ich aufgehört mich zu töten. Ich bin allein mit meinen Brüsten meinen Schenkeln meinem Schoß. Ich zertrümmre die Werkzeuge das mein Heim war. Ich reiße die Türen auf, damit der Wind herein kann und der Schrei der Welt. Ich zerschlage das Fenster. Mit meinen blutenden Händen zerreiße ich die Fotografien der Männer die ich geliebt habe und die mich gebraucht haben auf dem Bett auf dem Tisch auf dem Stuhl auf dem Boden. Ich lege Feuer an mein Gefängnis. Ich werfe meine Kleider in das Feuer. Ich grabe die Uhr aus meiner
Brust die mein herz war. Ich gehe die Straße, gekleidet in mein Blut.

Wildharrend / In der Furchtbaren Rüstung / Jahrtausende
Heir spricht Elektra. Im herzen der Finsternis. Under der Sonne der Folter. An die Metropolen der Welt. Im Namen der Opfer. Ich stoße allen Samen aus, den ich empfangen habe. Ich verwandle die Milch meiner Brüste in tödliches Gift. Ich nehme die Welt zurück, die ich geboren habe. Ich ersticke die Welt, die ich geboren habe, zwischen meinen Schenkeln. Ich begrabe sie in meiner Scham. Nieder mit den Glück der Unterwefung. Es lebe der Haß, die Verachtung, der Aufstand, der Tod. Wenn sie mit Fleischermessern durch eure Schlafzimmer geht, werdet ihr die Wahrheit wissen.