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Luca Venitucci
Luca Venitucci - Biografia
Roma, 1969

Strumenti: Pianoforte - Fisarmonica

Inizia a fare musica da autodidatta all’età di dodici anni, intraprendendo in seguito studi presso la Scuola Popolare di Musica di Testaccio a Roma. La sua attività musicale abbraccia diversi strumenti (pianoforte, fisarmonica acustica e amplificata, sintetizzatore, oggetti amplificati, dispositivi elettronici, voce) e diversi mezzi espressivi (improvvisazione libera e preorganizzata, esecuzione, composizione), ed è incentrata sulla ricerca di spirito e di autenticità espressiva nel lavoro su molteplici stili e approcci e nell’esplorazione di nuove concezioni, forme e procedure espressive a partire dalla trasformazione di quelle esistenti.
Alla fine degli anni ottanta inizia a partecipare alle attività della scena musicale improvvisativa italiana ed europea, collaborando nel corso del decennio successivo con un vasto numero di musicisti tra i quali Fabrizio Spera, Mike Cooper, Peter Kowald, Otomo Yoshihide, Thomas Lehn, Axel Dorner, Wolfgang Fuchs, Hans Reichel, John Butcher, Merzbow, Michiko Hirayama, Fernando Grillo, Dagmar Krause, Giancarlo Schiaffini. Partecipa inoltre a progetti di Bruno Tommaso, Jon Rose, Boris Kovac, Giorgio Battistelli, Luigi Cinque. Nel 1995 è co-fondatore insieme a Fabrizio Spera, Elio Martusciello e Maurizio Martusciello, del gruppo Ossatura, con cui sviluppa una concezione improvvisativa incentrata sul trattamento elettroacustico del suono e sull’uso estensivo di fonti sonore non convenzionali e dispositivi elettronici. Con Ossatura tiene numerosi concerti in Italia e all’estero. Dal 1996 è componente di Zeitkratzer, un ensemble di musica sperimentale con base a Berlino, con il quale ha inciso ed eseguito composizioni appositamente scritte da Phill Niblock, Elliott Sharp, Keith Rowe, Mario Bertoncini, Nicolas Collins, Radu Malfatti, Lee Ranaldo, Lou Reed ed altri.
Fa parte dell’orchestra di improvvisatori Fanfararara diretta da Tim Hodgkinson e Ken Hyder, di trii con Axel Dorner e Alessandro Bosetti e con Edoardo Marraffa e Gianfranco Tedeschi, del quartetto Nemo, e di un duo con Alexander Caric. Si esibisce come improvvisatore anche in veste di solista. Nel 2002 ha partecipato in veste di arrangiatore e strumentista al progetto “Metal Machine Music”, riarrangiamento dell’omonima composizione di Lou Reed per l’ensemble Zeitkratzer, eseguito in concerto con la partecipazione dello stesso Lou Reed a Berlino e a Venezia.
Si è esibito in alcuni tra i più importanti festival di musica di ricerca in Italia, Europa e Canada, tra i quali: All Frontiers (Gorizia, 1991), Controindicazioni (Roma, 1993, 1997, 1998), Kolner Jazz Haus Festival (Colonia, 1994), Vorax Festival (Vicenza, 1995), Progetto Musica (1996), London Musicians Collective – Sixth Annual Festival of Experimental Music (Londra, 1997), Angelica (Bologna, 1998), Synthese (Bourges, 1998), Musique Action (Vandoeuvre-les-Nancy, 1999), Musiques Innovatrices (St. Etienne, 1999), Montagsmusik (Podewil, Berlino, 1996, 1999, 2000), Alternativa (Praga, 1999), ReBonds (Albi, 2000), Festival International Musique Actuelle (Victoriaville, 2000).
Ha inoltre tenuto concerti al Folkstudio di Roma, all’Accademia Filarmonica Romana, all’Auditorium del Goethe Institut Rom, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al Teatro Kismet Opera di Bari e al Link di Bologna. Nel 1999 è stato invitato dal Podewil di Berlino ad eseguire un programma di sue composizioni per fisarmonica amplificata all’Internationales Klangfestival der Durchschlagzungen-Instrumente.