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Mario Caroli
Mario Caroli - Biografia


Sito: www.mariocaroli.it

Strumenti: Flauto
Mario Caroli ha studiato con Annamaria Morini ed è stato profondamente influenzato da Manuela Wiesler. Si è rivelato sulla scena internazionale a 22 anni, vincendo il "Kranichsteiner Musikpreis" di Darmstadt, ed iniziando
così una carriera condotta esclusivamente tra recital, musica da camera ed insegnamento di livello superiore.
Ha suonato praticamente tutti i concerti per flauto, accompagnato da orchestre ed ensemble quali la BBC Scottish, l'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l'Orchestra dell'Opéra di Rouen, l'Orchestra della WDR di
Colonia, l'Ensemble Contrechamps di Ginevra, Les Percussions de Strasbourg, l'Ensemble Modern di Francoforte, i Neue Vocalsolisten, la Schola Heidelberg
sotto la direzione di Pierre Boulez, Peter Eötvös, Heinz Holliger, Emilio Pomarico, Oswald Sallaberger, Hiroshi Wakasugi, Jonathan Webb. Mario tiene regolarmente recital nelle più prestigiose sale del mondo, come la
Filarmonica di Berlino, Konzerthaus di Vienna, Lincoln Center e la Carnegie Hall di New York, Tokyo Opera City House, Scala di Milano, Centre Pompidou, Cité de la Musique e Théâtre du Châtelet di Parigi, Palais des Beaux Arts di Bruxelles, la Royal Academy di Londra, Sibelius Academy di Helsinki, Nuovo Auditorium di Roma, in occasione dei più grandi festival. Le sue interpretazioni suscitano l'entusiasmo della critica internazionale:
"Tecnica abbagliante, presenza magnetica" ("The New York Times", New York), "Flautista fenomenale" ("NeueMusikZeitung" Berlino), "Interprete dalle possibilità senza limiti, Mario Caroli non lascia passare alcun dettaglio senza carpirgli tutti i significati che può sprigionare" ("Le Monde de la Musique", Parigi), "I colori e i timbri che Mario Caroli ottiene dal suo flauto sono di una bellezza indimenticabile" ("The Guardian", Londra),
"Mario Caroli è uno dei più eccezionali flautisti di oggi" ("Scherzo", Madrid). Ispiratore e dedicatario di nuove importanti pagine solistiche e concerti per flauto, Mario è l'interprete di riferimento dei più grandi compositori
contemporanei, molti dei quali hanno dedicato a lui le loro composizioni: Dillon, Fedele, Ferneyhough, Gervasoni, Glass, Kurtág, Rihm, Yuasa, Saariaho, Sciarrino, Stroppa e molti altri. Salvatore Sciarrino non ha esitato a definirlo "Paganini del flauto", mentre György Kurtág ha detto di lui: "È uno dei più grandi interpreti che abbia mai conosciuto". Artisti come Emmanuel Pahud e Maurizio Pollini hanno
parlato di lui in termini di "grande interprete". La sua discografia, regolarmente diffusa dalle principali Emittenti
Radiofoniche internazionali, è lo specchio fedele dell'impressionante vastità del suo repertorio, che dai grandi classici della letteratura solistica arriva alle pagine più dense ed estreme del repertorio, passando attraverso opere monumentali come, solo per citarne alcune, Prometeo e Das Atmende Klarsein di Nono, Cantare con silenzio di Sciarrino (da lui stesso eseguito in prima assoluta), For Philip Guston di Morton Feldman. La sua
incisione dell'integrale per flauto solo di Sciarrino ha destato una vasta eco di critica internazionale ed è oggi considerata come paradigma imprescindibile nell'interpretazione di questa musica.
Camerista agguerrito, dal settembre 2000 è flautista dell'Ensemble Accroche Note, e si esibisce regolarmente in duo stabile con Silva Costanzo e Pablo Márquez.
Mario è invitato a tenere masterclasses per la Sibelius Academy di Helsinki, il Centre Acanthes di Parigi, il Festival di Akiyoshidai in Giappone, i Conservatori Superiori di Lipsia e Ginevra. Attualmente insegna
flauto nel ciclo di specializzazione del Conservatorio Nazionale di Strasburgo, città in cui vive. All'età di 23 anni, Mario si è laureato in filosofia, summa cum laude, con una tesi su L'Anticristo di Nietzsche.
Gli impegni della stagione 2004-2005 prevedono la prima esecuzione italiana del concerto per flauto Aile du songe di Kaija Saariaho a Torino per "Settembre Musica" (Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI), il Cadenzario per solisti e orchestra di Sciarrino alla Filarmonie di Colonia (WDR SinfonieOrchester), il delirante Carceri d'invenzione II di Brian Ferneyhough per flauto e orchestra da camera al Miller Theater di New York (Ensemble21 Chamber Orchestra), Profilo in Eco di Ivan Fedele per flauto e ensemble (La Filature di Mulhouse con l'Ensemble Algoritmo), la prima assoluta di una nuova composizione di Bruno Mantovani per flauto e quattro
percussionisti per il Festival di Varsavia (con Les Percussions de Strasbourg), la prima assoluta del concerto per flauto di Marco Stroppa (Cagliari, Teatro Lirico), nonché recital per flauto solo ed in duo con il
pianoforte (Silva Costanzo) e la chitarra (Pablo Márquez) a "musica" a Strasburgo, al Tokyo Opera City House, allo Châtelet di Parigi, al Samtida Musik di Stoccolma, alla Royal Academy di Londra, e in due lunghe tournée negli Stati Uniti e Giappone (primavera ed estate 2005).
Aggiornato a 07/2004