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Giovanna Marini
Giovanna Marini - Biografia


Sito: www.giovannamarini.it/index.htm

Nata in una famiglia di musicisti, si diploma in Chitarra classica al Conservatorio "Santa Cecilia" nel 1959 e si perfeziona con Andres Segovia. Di seguito suona per qualche anno il liuto con il "Concentus Antiqui" dei Maestro Quaranta.
All'inizio degli anni Sessanta incontra un gruppo di intellettuali fra cui Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Roberto Leydi, Gianni Bosio e Diego Carpitella e scopre il canto sociale e la storia orale cantata. Nel 1964 il '"Bella Ciao", spettacolo di canto politico e sociale, dato a Spoleto con grande scandalo per un pubblico molto chic e poco abituato, le dà la possibilità di cantare e raccogliere canti popolari in giro per l'Italia, nelle situazioni sempre incandescenti degli anni Sessanta.

Partecipa allora alla storia del "Nuovo Canzoniere Italiano" cantando con i gruppi formati per l'occasione da cantautori politici come Ivan Della Mea, Gualtiero Bertelli, Paolo Pietrangeli, ma anche cantanti contadini come Giovanna Daffini (ne impara l'emissione vocale e il repertorio), il Gruppo di Piadena, i Pastori di Orgosolo con il poeta Peppino Marotto (da cui impara l'arte dei racconto, dell'improvvisazione) e da tanti altri cantori e cantastorie a cui deve sempre molto. Con l'Istituto Ernesto De Martino, Giovanna Marini porta avanti la raccolta di canti di tradizione orale e il loro studio e trascrizione, inventando a, questo scopo un sistema di notazione musicale. Questo suo lavoro di trascrizione e poi d'arrangiamento le permetterà in seguito di trasportare la memoria cantata sul palcoscenico.
Continuando la ricerca musicale e il suo impegno negli spettacoli e iniziative dei "Nuovo Canzoniere" come per il "Ci ragiono e canto" di cui Dario Fo cura la regia, cresce il suo gusto dei teatro, dell'affabulazione teatrale, dello stare in scena. E nel 1965 incomincia a comporre lunghe ballate che raccontano la sua esperienza e che interpreta sola in scena accompagnandosi con la chitarra non avendo la possibilità di usare altre voci ed altri strumenti: da "Vi parlo dell'Ameríca" nel 1965 all' "Eroe" nel 1974.

Nel 1974, con un gruppo di musicisti anch'essi provenienti da percorsi non tradizionali, fonda la Scuola Popolare di Testaccio a Roma. Trova finalmente musicisti con cui suonare: Giancarlo Schiaffini, Michele Iannaccone ed Eugenio Colombo, per i quali scrive - oltre che per cinque voci - "La grande madre impazzita" nel 1979. Da quel momento affronta la scrittura per strumenti e voci: "Il regalo dell'imperatore" nel 1983, opera per banda, coro, solisti e percussioni; il "Requiem" nel 1985 per due cori, contrabbassi, ottoni, fagotto, due archi solisti e voci liriche e l'oratorio "La déclaration des Droits de l'Homme" per il bicentenario della rivoluzione francese nel 1989.

Parallelamente al suo sviluppo di compositore, Giovanna Marini ha sempre continuato l'insegnamento dell'etnomusicologia applicata al canto di tradizione orale italiano presso la SPMT e dal 1991 al 2000 anche presso l'Università di Paris VIII - Saint Denis, oltre che in numerosi seminari in Italia e all'estero.
Con i suoi allievi di Roma e Parigi ha fatto fino ad oggi una decina di viaggi di studio per ascoltare e registrare i canti di tradizione orale ancora presenti in Italia nelle feste religiose o profane.
È nel 1976 che crea il Quartetto Vocale per il quale compone da allora le "Cantate" e con il quale si esibisce in concerti e tournées in Italia e all'estero: dalla Cantata "Correvano coi carri" alle recenti "Sibemolle" o "La Cantata dei secolo Breve" presentata al Théatre de Vidy nel 2001.

I concerti dei Quartetto Vocale sono il compimento di tutte le esperienze musicali di Giovanna Marini: ricerca sui canti di tradizione orale, insegnamento, composizione strumentale e vocale, scrittura individuale e collettiva.
La sua intensa attività musicale l'ha portata d'altro canto a comporre anche per il cinema: per registi come Loy, Maselli, Pietrangeli o Gianikian; per il teatro fra cui numerose tragedie greche: dalle "Troiane" di Thierry Salmon nel 1988, musiche premiate dal UBU, alle "Coefore" di Elio De Capitani o alle "Antigone": la prima per il regista tedesco Hans Gúnter Heyme nel 1995 e la seconda per il francese Patrice Kerbrat nel 2000; e ugualmente per la danza contemporanea, come ""Animarrovescio" della coreografa Adriana Borriello. Inoltre compone numerosi oratori, poemi sinfonici e opere fra cui: "Pour Pier Paolo" dodici liriche dalla "Meglio Gioventù" di Pasolini musicate per cinque strumenti e cinque voci (Festival d'Automne di Parigi nel 1985), "Concerto per Leopardi" per il bicentenario della nascita di Leopardi nel 1996 e "La Bague Magique" per la regia di Jean Claude Berutti (all'Opera di Nancy e al Théatre du Peuple di Bussang nel 1999).