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Compositori

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Walter Branchi
Walter Branchi - Biografia


Sito: www.walter-branchi.com

È giardiniere e compositore. Ha insegnato Composizione Musicale Elettronica presso il Conservatorio "S. Cecilia" di Roma e precedentemente al Conservatorio "G. Rossini" di Pesaro. Membro del "Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza" dal 1966 al 1975.

Nel 1967 fonda con Franco Evangelisti, Domenico Guaccero, Egisto Macchi, Gino Marinuzzi jr. ed i tecnici Paolo Ketoff e Guido Guiducci lo "Studio R7 di Roma. È anche fondatore del LEMS (Laboratorio Elettronico per la Musica Sperimentale) di Pesaro che ha diretto per sei anni. Collaboratore della sezione italiana dell'Unesco per musica e tecnologia, ha scritto articoli tecnici e teoretici sulla musica tra cui i libri "Tecnologia della Musica Elettronica" (primo testo in italiano sull'argomento), "Intervalli e sistemi di intonazione" e "Verso-l'uno". Dal 1973 al 1977 ha fatto parte del Gruppo Intercodice ALTRO e nel 1977, con Guido Baggiani, fonda "Musica Verticale".
Walter Branchi ha trascorso diverso tempo negli Stati Uniti ed in Canada dove ha svolto anche attività di insegnante. "Fulbright" nel 1979 presso l'Università di Princeton dove realizza la prima composizione di "Intero". Nel 1983 riceve l'invito come 'Visiting Composer' dall'Università di Stanford presso il CCRMA (Computer Centre Research Music and Acoustic) e porta a compimento "Le ali di Angelico"; un'altra parte di "Intero". Nel 1984 è 'Composer in Residence' alla Simon Fraser University di Vancouver (British Columbia - Canada) dove insegna composizione musicale. Nel 1987 è l'animatore nonché uno dei fondatori di Musica/Complessità e nel 1996, con Roberto Laneri, realizza il progetto "Harmonices Mundi" di Orvieto.

"Penso la musica sistemicamente. Penso la mia musica come un'unica grande composizione formata da parti isolabili, ma non isolate. Penso ad un intero che occuperà tutta la mia vita per essere realizzato e certamente non completato. Un grande canto dove ogni parte, contenuta nell'intero e che questo contiene, ha vita sia singolarmente sia in successione o contemporaneamente alle altre.
Penso ad un contributo, ad una musica delle musiche dove ogni intero è parte di un intero sempre più grande.
".

Aggiornato a 01/2003