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Opere

Fabrizio De Rossi Re
Il giardino di Hypnos

per Pianoforte

Il giardino di Hypnos per pianoforte è stato scritto, su invito di Gisella Belgeri, in ricordo della pianista Alda Vio nel quadro delle celebrazioni per il Centenario dell'Accademia Didattico Musicale M.E.Bossi di Como
Da bambino mi trovavo spesso ad improvvisare al pianoforte delle sequenze melodiche (che con l'aiuto del pedale diventavano progressivamente anche sequenze armoniche) ripetendole all'infinito. Mi divertivo ad aggiungere, durante l'esercizio, delle piccole, talvolta quasi impercettibili, variazioni. Il principio che mi affascinava era quello dell' apparente moto perpetuo, della finta ripetizione del gesto sonoro: un percorso che, solo in apparenza statico, subiva invece nel tempo d'esecuzione delle trasformazioni che cambiavano continuamente il colore del suono.
Ancora oggi mi trovo, specialmente in solitudine, a improvvisare al pianoforte questa sorta di gioco ipnotico.
Credo che quel "gioco" di allora sia stato in fondo propedeutico alle mie successive divagazioni musicali non solo pianistiche ma anche e soprattutto compositive.
Dunque ho cercato, scavando nella memoria, di ricreare in questa breve pagina (di media difficoltà) un possibile brano "simile" ai miei divertimenti pianistici di allora. Ho pensato infine di suggerire al giovanissimo musicista e potenziale lettore di "Il giardino di Hypnos" di provare ad uscire fuori dalla pagina scritta e di abituarsi ad improvvisare sulla base degli elementi già presenti nella composizione…si divertirebbe certamente. Provare per credere.
(Fabrizio de Rossi Re)