Compositori
- bio - works - recordingsRoma, 1926 - 1980
Fra i maggiori rappresentanti dell'avanguardia sperimentale italiana ed europea. Franco Evangelisti abbandona gli studi di ingegneria per dedicarsi alla composizione musicale. Nel 1948 è allievo di Daniele Paris a Roma e di Harald Genzmer alla Musikhochschule di Friburgo, dove frequenta i corsi di perfezionamento di composizione.
Dal 1952 al 1960 frequenta i Ferienkurse per la Nuova Musica a Darmstadt, dove incontra Wemer Meyer-Eppler dell'Università di Bonn e inizia a interessarsi alla musica elettronica. Nel 1956, su invito di Herbert Eimert, si trasferisce allo studio elettronico della Westdeutsche Rundfunk di Colonia.
Nel 1957, Hermann Scherchen lo invita a lavorare nello Studio di Elettroacustica Sperimentale dell'UNESCO a Gravesano, dove si interessa di biofisica e studia la possibilità di tradurre direttamente in onde sonore gli impulsi cerebrali.
Nel 1958 partecipa insieme con Karlheinz Stockhausen e Luigi Nono all'inaugurazione e al Festival dello Studio Sperimentale della Radio polacca di Varsavia dove, l'anno successivo, viene invitato a tenere alcuni seminari sulla musica elettronica. Nel 1959 è tra i promotori della Settimana Internazionale di Nuova Musica a Palermo.
L'anno seguente, insieme con altri musicisti italiani, fonda l'Associazione Nuova Consonanza e successivamente l'omonimo Gruppo di Improvvisazione.
Su invito del senato di Berlino, si trasferisce nella città tedesca per due anni (1966-'68), ospite del Deutsch Akademischer Austauschdienst e della Ford Foundation. Tornato a Roma, sarà docente del corso sperimentale di Composizione elettronica presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che terrà fino al 1972. Nel 1972 è incaricato del corso di Musica elettronica al Conservatorio Alfredo Casella de L'Aquila. Nel 1974 è nominato docente di Musica elettronica presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, incarico che manterrà fino alla morte.
Durante tutti quegli anni continua a dare concerti con il Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza, in Italia e all'estero, e a tenere conferenze e seminari sulla 'nuova musica'.
Dal 1962 aveva sospeso l'attività compositiva per dedicarsi alla ricerca e agli studi teorici, unica eccezione fu la composizione di Campi integrati n. 2, composta per L'UNICEF nel 1979 in occasione dell'Anno del Bambino.
Alla fine del 1979, dopo quasi vent'anni di lavoro, completa il libro Dal silenzio a un nuovo mondo sonoro. Muore a Roma il 28 gennaio del 1980.