Youtube Twitter Facebook
english stampa segnala segnala Skype
profili - compositori - guido baggiani - biografia

Compositori

- bio - works
Guido Baggiani
Guido Baggiani - Biografia

E con il suono, per un istante l'Eco fa ritorno
per orchestra
Orchestra Regionale del Lazio
© EDIPAN - Roma

Ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio "S. Cecilia" di Roma sotto la guida di Boris Porena e, successivamente, alla Rheinische Musikschule di Colonia con Karlheinz Stockhausen. Fondatore nel 1977, insieme a Walter Branchi, di Musica Verticale, per lo studio e la diffusione della musica contemporanea, dal 1970 è titolare della cattedra di Composizione nei Conservatori di Pesaro, Perugia e, infine, Roma.

Ha esordito come compositore nel 1967, con Mimesi, diretto per Nuova Consonanza da Gilbert Amy. Nel 1974 ha partecipato al Festival di Royan con l'opera per orchestra da camera e dispositivo elettroacustico Memoria. In seguito è stato invitato negli Stati Uniti come rappresentante italiano al festival per la celebrazione di Charles Ives.
Dal Governo Francese ha ricevuto la commissione di due opere: Contr/Azione (1977) per due orchestre eseguita in prima assoluta dall'Orchestre Philarmonique de Lorraine, Double (1978) per orchestra da camera, data in prima esecuzione al Collectif 2e2M di Parigi nel 1979.

Negli anni Ottanta si è dedicato all'esplorazione delle tecniche elettroacustiche e di quelle strumentali, sperimentando la possibilità di una conciliazione.
Nel 1986 ha ricevuto una commissione del L.I.M. di Madrid per la composizione di un quartetto, Danza. Nel 1989, su commissione del G.M.E.B. di Bourges, ha composto l'opera elettroacustico-digitale A più voci nell'ombra, data in prima esecuzione a Bourges nel 1990. Nello stesso anno l'Orchestra Sinfonica di Roma della RAI ha eseguito, sotto la direzione di Antonio Ballista, Gongora per soprano, pianoforte e orchestra.
Tra le sue opere più recenti: Perso per perso madrigale drammatico su testo di Valerio Magrelli, messo in scena al Teatro Comunale di Firenze per la regia di Giorgio Pressburger.

Aggiornato a 12/2008